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26 novembre 2010

Proposta istituzione servizi navetta da Crema FS verso le stazioni di Lodi e Treviglio

Come molti di noi pendolari stanno purtroppo verificando sulla propria pelle ogni giorno, recarsi a Milano per lavoro, studio o svago, sta diventando sempre più una vera e propria odissea: un giorno per colpa della nebbia, un giorno per colpa della pioggia, un giorno per un tamponamento...insomma ogni scusa è buona per farci arrivare a destinazione con sempre maggiori e più frequenti ritardi. L'istituzione del passante ferroviario e la sua entrata in esercizio con corse sempre più frequenti, ci offre però nuove opportunità che sarebbe un peccato non sfruttare: forse non tutti sanno che, a partire dalla scorsa estate, sono attive linee ferroviarie suburbane con partenze ad orari cadenzati dalle stazioni di Lodi e Treviglio. Queste linee, identificate con le sigle "S1", "S5" ed "S6" partono appunto da Lodi e Treviglio, attraversano tutta Milano intersecando le stazioni della rete Metropolitana Milanese, le stazioni FS e quelle delle Ferrovie Nord, per terminare rispettivamente a Saronno, Varese e Novara. Con un unico biglietto e senza cambiare treno, è possibile quindi arrivare fin nel cuore di Milano in tempi certi e ragionevoli. Risulta quindi evidente che sia opportuno e necessario favorire la convergenza di rapidi ed efficienti collegamenti automobilistici pubblici verso le stazioni di Lodi e Treviglio creando una sorta di "servizio navetta" in partenza dalla stazione FS di Crema. Considerando che già oggi, ad esempio, molte delle corse mattutine della linea 34 di AddaTrasporti da Crema a Milano, per evitare il traffico della Paullese, sono indirizzate verso Lodi e poi verso l'A1, rimanendo poi spesso "vittime" sia del traffico lodigiano che di quello delle tangenziali milanese, perché non provare a farle arrivare alla stazione di Lodi in coincidenza delle partenze dei treni del passante? E' a mio avviso una proposta di facile realizzazione che consentirebbe addirittura un risparmio in termini di costi per l'azienda i cui bus percorrerebbero meno chilometri e sarebbero poi disponibili per altri servizi. Dal momento che l'assessore regionale Cattaneo, per compensare almeno parzialmente gli aumenti di prezzo ed i tagli dei servizi, ha parlato chiaramente di integrazione tariffaria (leggasi utilizzo di un solo biglietto/abbonamento per più mezzi), noi pendolari avremmo finalmente a disposizione un collegamento rapido e "moderno" verso il capoluogo e le sue infrastrutture. Se poi l'esperimento dovesse rivelarsi un successo, si potrebbe estendere anche a Treviglio per offrire un'ulteriore alternativa all'ingresso da Sud, in aggiunta anche alla proposta allo studio del prolungamento di alcune corse del passante addirittura fino a Crema, perché non crediate che, una volta terminati i lavori di raddoppio della Paullese, i nostri problemi saranno magicamente risolti....occorre essere infatti lungimiranti e cominciare finalmente a pensare che in un Paese moderno il "ferro" deve prevalere sulla "gomma". 

Obbligo di catene in provincia di Cremona, anzi no...

Articolo di CremaOnline, giovedì 25 Novembre ore 17:38: "Ordinanza della Provincia di Cremona, obbligo di catene a bordo. L'elenco completo delle strade interessate dal provvedimento"


Stesso sito, giovedì 25 Novembre ore 21:00: "Ritirata l'ordinanza per l'obbligo di catene a bordo su alcuni tratti delle strade del Cremasco e del Cremonese. Salini: “verranno ridefiniti i tempi, nessuno sarà multato


Leggetevi gli articoli: lascio a voi ogni giudizio...

Pendolari di tutta Italia, unitevi!

Linko qui l'appello a firmare la petizione promossa a livello nazionale dalla rete "ilPendolare.com". Qui di seguito il testo di accompagnamento:




A tutti I PENDOLARI

AVVISO NAZIONALE

IN ARRIVO GROSSA STANGATA TARIFFARIA

I comitati dei pendolari lombardi hanno giudicato irricevibili le proposte fatte venerdì 5 novembre al tavolo TPL della Regione Lombardia relativamente ad aumenti tariffari e tagli ai servizi. 
La proposta dell'assessore Cattaneo consiste, di fatto, in tagli ai servizi sino al 12% e di aumenti tariffari del 25% con punte sino al 30% per la corsa semplice.
Tutto il peso della manovra viene quindi nuovamente scaricato sui pendolari, sugli utenti dei trasporti pubblici e sui lavoratori del settore a causa delle preclusioni ideologiche nella ricerca di un maggiore equilibrio delle ricadute della manovra economica, perseguibile, ad esempio, con la ricerca di nuove risorse, quali una piccolissima rimodulazione delle accise sui carburanti.
Le prossime iniziative consisteranno quindi nella petizione on-line sul sito http://patto.ilpendolare.com, che diventerà operativa nei primi giorni della settimana, e che sarà necessario sostenere ad ogni livello e su cui dobbiamo sentirci tutti responsabilizzati in prima persona.
La petizione è nazionale, perché quello del tagli alle risorse è un problema che riguarda tutte le regioni e tutte le modalità: treni, autobus, tram, urbani ed extraurbani. Il fatto che molte regioni non si esprimano non deve infatti essere assolutamente ritenuto tranquillizzante.
FIRMATE LA PETIZIONE ON-LINE PER FAR SENTIRE LA VOSTRA VOCE

12 novembre 2010

Si prospetta un 2011 "critico" per i pendolari

Notizie fresche e purtroppo non belle sui fronte del prolungamento M3 e del raddoppio della Paullese. Le ultime informazioni che provengono da fonti più che attendibili (incontri in Regione) dicono in sostanza che:

  • Le tariffe del trasporto pubblico locale subiranno aumenti considerevoli nel corso del 2011 (a seconda dei differenti scenari si va dal 15% al 30%).

  • In cambio non ci sarà alcun miglioramento dei servizi, anzi andremo incontro ad una "ottimizzazione" (leggasi taglio di corse con conseguenti ricadute occupazionali).

  • Il prolungamento della M3 é stato nuovamente bloccato dalla Corte dei Conti per mancanza di copertura economica.

  • Il raddoppio della Paullese é coperto economicamente per i soli lotti già "cantierati". Per i lotti progettati ma non ancora in cantiere (Paullo-Spino e Dovera-Spino, oltre naturalmente al ponte sull'Adda) al momento non ci sono fondi.


Il tutto naturalmente grazie ai tagli dei trasferimenti agli enti locali e ad altre scelte "scellerate".


Penso possa bastare per cominciare ad incavolarsi... Faremo sentire la nostra voce! Nelle prossime settimane vedremo con quali modalità.