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l'Ufficio Trasporti della Provincia di Cremona intima ad AddaTrasporti la risoluzione dei problemi:
RispondiElimina"In merito alla mail inoltrata dal Comitato Pendolari Cremaschi si chiede un immediato intervento di manutenzione ai bus impiegati nel servizio al fine di consentire agli utenti condizioni di viaggio migliori ed adeguate. Il solo comunicare a questi Uffici gli eventuali guasti ai mezzi, in ottemperanza a quanto previsto dal CdS, (e come avvenuto per la corsa del 9 gennaio) non si ritiene essere sufficiente. Si resta in attesa di cortese riscontro.
Servizio Trasporti - Provincia di Cremona"
Incarichi per 50mila euro
RispondiElimina«Voce» dei pendolari
e consulente Amat
Bufera su Dahò
SALVATORE GARZILLO
¦IE¦ C'è un Coordinamento che dal 2001 lotta
per i diritti dei pendolari della Lombardia.
L'obiettivo dichiarato è quello di «sensibilizzare
l'opinione pubblica, gli amministratori degli Enti
locali e il mondo politico per difendere i diritti dei
viaggiatori ferroviari e migliorare il trasporto ferroviario
in Lombardia». Il portavoce del coordinamento
è Giorgio Dahò, ingegnere di Lecco attivo
nel settore delle consulenze e delle perizie.
In questi anni di battaglie, Dahò si è distinto
per í suol attacchi contro Trenord e Regione, accusate
di offrire un servizio sempre più scadente
che rende la vita dei pendolari ancora (se possibi le)
più stressante. Ma nelle sue arringhe Dahò dimentica
tenacemente l'Atro. Eppure è impensabile
che ci siano pendolari che non utilizzano i
mezzi metropolitani o di superficie dell'azienda
comunale. Ed è altrettanto difficile che nessuno
lamenti disagi o problemi sulle linee cittadine.
Forse è perché funziona tutto benissimo e i pendolari
non hanno nulla da criticare al servizio?
Oppure c'è qualche interesse celato? A fare chiarezza
ci pensa intemet.
Sul sito dell'Agenzia mobilità ambiente e territorio
struttura tecnica creata dal Comune per
pianificare gli interventi relativi a mobilità e ambiente
sono riportati gli importi delle consulenze
assegnate nel 2011: basta scorrere di poco la lista
per trovare il nome di Dahò. L'architetto compare
in tre voci, tutte segnate con "incarico professionale".
La prima consulenza è dell'i gennaio
2011 (terminata il 31 dello stesso mese) ed è fruttata
5mfla euro. La seconda, che inizia 1'1 febbraio
e finisce il 31 marzo, è pagata con 10mila euro. La
terza, infine, parte i16 maggio e si conclude il 31
dicembre 2011, per un compenso di 36mila euro.
Non occorre un consulente per fare la somma:
51mila euro in un anno dall'azienda che ha tra i
suoi maggiori partner proprio «lo mí interesso
solo del trasporto ferroviario», si difende
l'ingegnere raggiunto al telefono. «L'Amat svolge
azione di monitoraggio e controllo nei confronti
dell'Atm. Non esiste alcun conflitto d'interessi».
Interessante...anche se fuori tema rispetto al problema dei nostri bus... :-) Non conosco personalmente Dahò, ma conosco bene le sue sacrosante "battaglie" che, confermo, si rivolgono principalmente al servizio ferroviario: non si può mica arrivare dappertutto, non trovi? E poi sono sicuro che ci saranno fior di comitati che prendono di mira il trasporto cittadino. Tutta 'sta "bufera" su Dahò di cui parla l'articolo io sinceramente non la vedo...
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